Affioramenti. Residui come risorsa per ripensare il paesaggio

2007-2008

Progetto di indagine urbana e intervento paesaggistico + installazione.
Scavo archeologico, fotografia.
Filati trovati, buste di plastica (12×8 cm), pantoni, stampe fotografiche, semi di piante tintorie, terra
Ex lanificio Cangioli, via Pomeria, Prato

Questo lavoro nasce come progetto d’indagine di una piccola area urbana un tempo occupata dal Lanificio Cangioli, in via Pomeria, di cui rimane l’imponente ciminiera, e al cui posto è stato costruita una palazzina residenziale di fronte alla quale, tra la ciminiera e la strada, vi è un residuo di terra incolta.
I rapidi mutamenti a cui i luoghi sono soggetti, fatti di abbattimenti e nuove costruzioni, lasciano spesso spazi residuali, che possono essere fonte di interessanti ritrovamenti.

 

In un primo momento, con la metodologia dello scavo archeologico stratigrafico, sono stati rinvenuti alcuni SCARTI DI PRODUZIONE della fabbrica preesistente che affioravano dal terreno, fili colorati che sono stati raccolti e catalogati secondo il proprio COLORE utilizzando dei codici pantone. Successivamente ho rintracciato per ogni colore le piante tintorie che venivano utilizzate per tingere i tessuti prima dell’invenzione dei colori sintetici, elaborando un piccolo ERBARIO, e recuperando i semi di alcune di queste piante. Ho quindi progettato un GIARDINO DI PIANTE TINTORIE, da realizzarsi nel luogo dei ritrovamenti, secondo una forma che riprende una scala colori. Il giardino è stato seminato in una azione collettiva il 27 aprile 2008.

   

   

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