Vies d’aigua – Camí sense sortida

Esplorazione + camminata e fotografia
Proiezione di n.78 immagini in sequenza
Stampa lambda 70×105 cm.
2017

Chiamata a confrontarmi con il patrimonio culturale e identitario di Alcover ho iniziato ad esplorare il territorio camminando, seguendo le antiche canalizzazioni dell’acqua per irrigare i campi, che mi hanno portato fuori dal paese, oltre la ferrovia, nei campi di ulivi e noccioli, permettendomi di osservare l’uso della terra e l’agricoltura.

Quali le politiche e le pratiche agricole in questi luoghi? Quale la sensibilità per una materia vivente quale la terra? La terra è un patrimonio vitale di cui avere cura ma l’industrializzazione dell’agricoltura e l’agrochimica hanno portato a conseguenze ben visibili anche in questi paesaggi. Siamo in un vicolo cieco.
E se l’accumulazione di valore non fosse misurata in denaro, ma in salute della terra, del territorio e delle persone che ci vivono? Che valore possiamo dare all’acqua e all’aria pura, ad un ambiente preservato e ricco di biodiversità? Sono esse forme di ricchezza che portano benessere?
Fare una buona agricoltura è un atto ecologico, politico e sociale.

Il paesaggio è inoltre caratterizzato dalla presenza di grandi cisterne, più o meno moderne, per la raccolta dell’acqua. Non essendo più l’agricoltura il lavoro primario per la comunità ed essendo diventato in gran parte una attività secondaria e del tempo libero, queste cisterne vengono utilizzate come piscine. Cambia l’economia, cambia l’agricoltura, cambia l’uso del tempo.
Ho individuato una di queste cisterne, lasciata vuota, e ho coinvolto un gruppo di persone per camminare insieme verso la cisterna, entrarci dentro e realizzare così un’immagine fotografica significativa del percorso di ricerca svolto.

Stampa lambda 70×105 cm

Un projecte no previst